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Politica Rimini

Abusivismo, tema caldo e tema fisso. Oggi gli stessi titoli del '97

In foto: Mentre a Rimini continuano le divisioni politiche sul contrasto all'abusivismo commerciale, il Consiglio Comunale dedicherà al tema martedì prossimo una seduta speciale.
Mentre a Rimini continuano le divisioni politiche sul contrasto all'abusivismo commerciale, il Consiglio Comunale dedicherà al tema martedì prossimo una seduta speciale.
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mar 10 lug 2007 16:23 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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Conferma del fatto che la questione abusivismo resta il tema dell’estate. Come lo è stato per tante estati, con dibattiti e prese di posizione ricorrenti che, evidentemente, negli anni hanno portato a poco.

Allarmi, assedi, controassedi, divisioni politiche, appelli, promesse. Cambia il decennio, ma non lo scenario. La Riviera conosceva già l’abusivismo dagli anni ’80, quando da fenomeno di colore, i vucumprà diventarono un problema. Irrisolto allora come oggi. Nel luglio del ’97, il tema riesplose per un episodio avvenuto a Cattolica: un gruppo di extracomunitari, per sfuggire ai vigili, si rifugiò in acqua, depositando la merce su alcuni mosconi, rispondendo con pietre e pezzi di legno. Fronte contro fronte, come succede ancora in spiaggia a Rimini.
Sui quotidiani, i commercianti parlavano di situazione insostenibile, i vigili lamentavano l’inefficacia dei loro strumenti, qualcuno proponeva i mercatini etnici, le associazioni accusavano le amministrazioni di non aver fatto abbastanza e chiedevano presidi fissi in spiaggia delle forze dell’ordine.
Oggi i presidi ci sono. E a qualcuno non piacciono, perché sarebbero una forma di repressione contro gli immigrati. Ma anche dieci anni fa, dopo l’operazione del 12 luglio, Rifondazione Comunista accusava di razzismo l’amministrazione di Cattolica. Cambia il decennio, ma non lo scenario.
(Newsrimini.it)
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Sul tema, pubblichiamo un intervento del capogruppo dei Comuisti Italiani in Consiglio Comunale a Rimini, Eugenio Pari:

Sul tema dell’abusivismo commerciale stiamo assistendo ad una escalation preoccupante. Non c’è giorno che non si lancino allarmi, sempre più di frequente Rimini sale alla ribalta delle cronache nazionali dove la nostra realtà e le nostre spiagge emergono come un luogo assediato da commercianti abusivi dediti ad ogni sorta di reato. Non è così e la drammatizzazione di questo fenomeno procura gravissimi colpi all’immagine turistica della nostra realtà. Tant’è vero che la Presidente dell’Associazione degli albergatori pochi giorni fa dichiarava che le presenze di turisti italiani a Rimini sono in flessione.
C’è una dannosissima esasperazione del clima, un vortice dove più si assiste all’aumento di vigili urbani e risorse e più si drammatizza la vicenda; francamente mi pare si stia perdendo il lume della ragione. Inoltre a chi dissente da questo modo di procedere viene richiesto incomprensibilmente di dimettersi dagli incarichi amministrativi che ricopre.
Occorre chiedersi se sia più svantaggiosa per il nostro turismo gli elementi da sceneggiata sull’abusivismo o il fenomeno dell’abusivismo stesso che come reato va comunque perseguito. Ciò che occorre è affermare in ogni direzione una cultura della legalità che sappia contrastare piccoli e grandi reati dando al tempo stesso risposte alla sacrosanta richiesta di sicurezza dei cittadini ed alternative a chi esercita l’abusivismo commerciale.
Pare che l’Amministrazione stia colpendo alla fonte i fornitori degli abusivi, se è così questa è la strada su cui procedere.
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Questo invece l’intervento del consigliere regionale di Forza Italia Marco Lombardi:

Fino a quanto i moderati di centrosinistra dovranno sopportare le bizzarre esternazioni dell’Assessore Buldrini?
Fino a quando – si chiede Lombardi – i moderati presenti nello schieramento di centrosinistra e più in generale la parte produttiva della società riminese dovranno sopportare le bizzarre esternazioni dell’Assessore Buldrini?
Ovviamente Buldrini può dire ciò che vuole, ma quando lo fa come assessore della Giunta Ravaioli, coinvolge inevitabilmente tutta l’Amministrazione riminese.
Come si fa a non vedere – prosegue Lombardi – che una tolleranza acritica verso tutti gli immigrati clandestini, una solidarietà pelosa che guarda più ad un possibile consenso per il futuro che ad una vera integrazione con i cittadini italiani, unitamente ai mille balzelli fiscali e burocratici introdotti dal Governo Prodi ai propri cittadini, sta producendo una miscela esplosiva che mette veramente a rischio la coesione sociale del nostro Paese? Come si fa a non reagire al fatto che ogni giorno le cronache parlano di rivolte di extracomunitari violenti e di turisti che se ne vanno perché esasperati od intimoriti?
Sono sempre più convinto – conclude Lombardi – che non siano gravissimi solo i danni creati oggi da questi paladini dell’irregolarità ma devastanti saranno le conseguenze future sui nostri giovani che crescendo in un clima di lassismo sociale diffuso verso i loro coetanei extracomunitari che delinquono, si convincono che sia giusto farsi giustizia da se alimentando una spirale d’odio sconosciuta alla nostra cultura .
Questa è la responsabilità più pesante che una certa sinistra integralista si porta dietro dividendola con chi per convenienza partitica le da dignità di governo.