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Rimini

Un anno fa l'omicidio Morri. Gli operatori chiedono ancora sicurezza

In foto: Un anno fa, il 16 maggio 2006, il corpo senza vita di Elio Morri, operatore della comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini, fu ritrovato senza vita sulla passeggiata davanti al bagno 106 di Miramare.
Un anno fa, il 16 maggio 2006, il corpo senza vita di Elio Morri, operatore della comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini, fu ritrovato senza vita sulla passeggiata davanti al bagno 106 di Miramare.
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mer 16 mag 2007 19:19 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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I due assassini, due giovani rumeni, furono arrestati pochi giorni dopo il delitto, traditi dalla loro stessa incoscienza. Incautamente infatti, avevano continuato le loro ronde notturne nello stesso punto di Miramare: scippi, tentati stupri, botte e violenza senza motivo contro chiunque si fosse trovato a passare di lì. Ad Elio, per essere condannato a morte, è bastato uno sguardo. Al processo l’accusa ha chiesto 30 anni, 15 è invece la richiesta della difesa per l’attenuante della giovane età. Domani si saprà che cosa ha deciso la giustizia riminese.

Il giorno dopo l’omicidio, ai microfoni di Radio Icaro ed E’ Tv, gli operatori della zona lamentarono la scarsa sicurezza e la mancanza di controlli. Ad un anno di distanza, siamo tornati a vedere se è cambiato qualcosa. Vicini all’apertura ufficiale della stagione estiva, a Miramare, i commercianti chiedono più sicurezza. Oggi, come un anno fa.
“Qua si concentra la feccia, non so se per volontà politica”, commenta con amarezza una commerciante. ‘Ogni tanto si vede passare qualche divisa ma io non mi sento sicura qui’. Il titolare di una pizzeria ci dice che ‘non è cambiato niente: ‘Qui non passa certo della bella gente e anche se ogni tanto i controlli ci sono, non credo che siano sufficienti’.
Per altri, invece, la zona è tutto sommato tranquilla, ‘Dopo quella brutta storia dell’anno scorso, ci dice la titolare di un negozio di scarpe, non è successo più nulla di così grave’.