Processo omicidio Morri. Accolte le istanze dell'accusa
30 anni per l’omicidio di Elio Morri, Erano le 14.30 quando il pm Marilù Gattelli ha letto la sentenza per Eduard Arcana, 21 anni, e Marian Balauca, 22 anni, assente dall’aula perché ricoverato all’ospedale di Pisa per tbc. Sono state così accolte le richieste della parte civile, che aveva chiesto la condanna per omicidio volontario con l’aggravante dei futili motivi e di sevizia e crudeltà.
La difesa ha provato a puntare sulla giovane età e sul fatto che l’intenzione degli imputati non era quella di uccidere: solo dopo averlo appreso dalla stampa, si sarebbero resi conto che Morri era morto. L’avvocato difensore Tiziana Casali ha poi parlato delle difficili condizioni dei giovani rumeni, che crescono in un ambiente di violenza. E dove imparano a colpire alla testa, come nel caso della ragazza recentemente uccisa a Roma con un ombrello, sempre da due giovani rumene.
Non può essere preterintenzionale un omicidio così brutale, ha replicato invece l’accusa: Morri è stato colpito anche quando era già in coma. E anche quando, dopo diversi minuti, i due sono tornati e lo hanno visto agonizzante, lo hanno lasciato lì.
A nulla è servito ad Arcana, oggi in aula sempre a capo chino, chiedere perdono a inizio processo: 30 anni sono il massimo della pena con il rito abbreviato. Una sentenza che arriva proprio all’indomani del primo anniversario della morte di Morri, volontario della Papa Giovanni – oggi in aula c’erano alcune persone della comunità. “E’ quello che volevamo. Non una vendetta, ma almeno giustizia, ha commentato Rosanna, sorella di Elio. Non c’era, invece, la madre di Morri. “Non l’ho mai voluta portare in aula, sarebbe stato ancora più doloroso”, ci ha detto Rosanna.