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Rimini

Ricevuto pubblichiamo: il sindaco Ravaioli sull'assalto al consiglio comunale

In foto: C’è un confine - sottile quanto si vuole ma c’è- tra il legittimo diritto di critica e quello della prevaricazione. Certe fasi del concitato avvio di Consiglio Comunale di ieri sera hanno superato quel limite, offendendo i Consiglieri Comunali, gli Assessori, i lavoratori della Polizia Municipale e,
C’è un confine - sottile quanto si vuole ma c’è- tra il legittimo diritto di critica e quello della prevaricazione. Certe fasi del concitato avvio di Consiglio Comunale di ieri sera hanno superato quel limite, offendendo i Consiglieri Comunali, gli Assessori, i lavoratori della Polizia Municipale e,
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ven 27 apr 2007 16:35 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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più in generale, il luogo dove si dibattono democraticamente le scelte della città.
Questo metodo, utilizzato ieri dal Collettivo Paz, è inaccettabile soprattutto perché irrispettoso degli strumenti del dialogo e del rispetto che sono alla base della democrazia.
Ciò che risulta comunque incomprensibile è altro: con il Collettivo Paz l’Amministrazione Comunale, attraverso me e l’assessore Zanzini, ha un tavolo di confronto aperto che ha già consumato incontri e individuato possibili soluzioni, secondo quelli che sono corretti percorsi a garanzia delle parti e di tutta la città.
Mi chiedo: l’irruzione provocatoria di ieri sera è coerente con tutto questo?
Come Amministrazione Comunale di Rimini continuiamo a credere che il dialogo intrapreso con il ‘Paz’ sia lo strumento unico e indispensabile per individuare risposte legittime alle domande di attività sociale autonoma da parte dei giovani. Non cado nella tentazione di dire: visto ciò che è successo ieri sera, il tavolo salta all’aria. No, il confronto deve continuare perché siamo persone che credono in valori fondati in definitiva sul dialogo e sul rispetto. Però va chiesto che proprio a quel tavolo tali valori siano patrimonio condiviso e indiscutibile da parte di tutti i suoi partecipanti; un patrimonio che non ha niente a che fare con atti ingiustificabili come quello di ieri.