Ricevuto pubblichiamo: il sindaco Ravaioli sull'assalto al consiglio comunale
più in generale, il luogo dove si dibattono democraticamente le scelte della città.
Questo metodo, utilizzato ieri dal Collettivo Paz, è inaccettabile soprattutto perché irrispettoso degli strumenti del dialogo e del rispetto che sono alla base della democrazia.
Ciò che risulta comunque incomprensibile è altro: con il Collettivo Paz l’Amministrazione Comunale, attraverso me e l’assessore Zanzini, ha un tavolo di confronto aperto che ha già consumato incontri e individuato possibili soluzioni, secondo quelli che sono corretti percorsi a garanzia delle parti e di tutta la città.
Mi chiedo: l’irruzione provocatoria di ieri sera è coerente con tutto questo?
Come Amministrazione Comunale di Rimini continuiamo a credere che il dialogo intrapreso con il ‘Paz’ sia lo strumento unico e indispensabile per individuare risposte legittime alle domande di attività sociale autonoma da parte dei giovani. Non cado nella tentazione di dire: visto ciò che è successo ieri sera, il tavolo salta all’aria. No, il confronto deve continuare perché siamo persone che credono in valori fondati in definitiva sul dialogo e sul rispetto. Però va chiesto che proprio a quel tavolo tali valori siano patrimonio condiviso e indiscutibile da parte di tutti i suoi partecipanti; un patrimonio che non ha niente a che fare con atti ingiustificabili come quello di ieri.