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I conti non tornano: Fabbri presenta le linee del nuovo PTCP

In foto: Nella seduta del Consiglio Provinciale di oggi, il presidente Fabbri ha presentato le linee di indirizzo del nuovo piano territoriale provinciale. Un documento complesso, tra scogli ancora da superare e obiettivi importanti ma impegnativi.
Nella seduta del Consiglio Provinciale di oggi, il presidente Fabbri ha presentato le linee di indirizzo del nuovo piano territoriale provinciale. 
Un documento complesso, tra scogli ancora da superare e  obiettivi importanti ma impegnativi.
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mar 25 gen 2005 19:25 ~ ultimo agg. 00:00
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I conti non tornano. E’ con una sentenza poco incoraggiante che si apre il documento di indirizzo del piano territoriale provinciale.
Negli ultimi anni sono aumentati gli eventi climatici estremi, dallo scioglimento dei ghiaccia al maremoto in Asia,: sintomo inequivocabile, spiega il documento, di equilibri naturali sempre più precari.
Ragionare sempre più in termini di sostenibilità diventa allora imprescindibile, a livello globale come a livello locale, perché ormai il nostro pianeta funziona in termini di interdipendenze. Una delle misure, quindi, è ridurre l’espansione degli insiediamenti, esigenza che Fabbri aveva già sottolineato nei recenti dibattiti sulla cementificazione riminese.
E per una realtà turistica come quella riminese la tutela del paesaggio assume un ruolo ancora più importante.
Dopo la revisione dei Prg comunali vigenti, i dati parlano di un 73,5 % del territorio provinciale classificato come rurale. Il restante 26,5% è edificato o utilizzato per funzioni urbane. Il 40% del territorio è rappresentato da zone soggette a tutela.
Nei Prg è prevista una capacità insediativa residenziale aggiuntiva in aree di espansione di 2 milioni di metri quadri, di cui il 70% ancora da realizzare. Altri 400mila metri quadri di edificazione residenziale sono previsti in aree libere in zone di completamento.
La superficie per nuovi insediamenti artigianali è di cinque milioni e 300mila metri quadri, per una superficie edificabile di 1,8 milioni di metri, di cui il 60% ancora da attuare. Un quadro ritenuto soddisfacente, ma che il nuovo Piano si propone di revisionare nella direzione di un ridimensionamento del consumo del territorio.
Tra gli altri capitoli, la costituzione di due distinti parchi di attività economiche intercomunali per Valmarecchia e Valconca. Un’altra area prevista per la concentrazione di attività è quella di Raibano. Il piano tocca temi nodali come la mobilità, che si basa su Trasporto Rapido Costiero, terza corsia dell’A14 e nuova Statale 16.
E ancora, gestione dei rifiuti, tutela ambientale e valorizzazione dei poli funzionali, ovvero Fiera, Palacongressi, Università, Aeroporto e grandi aree commerciali. Il nuovo piano è atteso ora da un lungo iter, in cui avrà un ruolo importante la Conferenza di pianificazione, cui prendono parte tutti gli enti interessati, compresa la Regione e le province limitrofe.