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Legge antifumo: la FIPE Confcomm. presenta ricorso al TAR

In foto: Il sindacato di esercenti Fipe Confcommercio ha presentato un ricorso al TAR contro la nuova legge che dal prossimo 10 gennaio introduce il divieto di fumo nei locali pubblici che non si adegueranno alle nuove norme.
Il sindacato di esercenti Fipe Confcommercio ha presentato un ricorso al TAR contro la nuova legge che dal prossimo 10 gennaio introduce il divieto di fumo nei locali pubblici che non si adegueranno alle nuove norme.
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mer 29 dic 2004 18:16 ~ ultimo agg. 00:00
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Inoltre la FIPE invita a non chiamare la polizia in caso il cliente non ottemperi all’invito a spegnere la sigaretta: l’articolo che lo prevede, secondo il sindacato, non è chiaro.
L’invito agli esercenti é di apporre i cartelli di divieto di fumo come previsto dalla legge e
invitare il cliente sorpreso a fumare in aree di divieto a spegnere la sigaretta o a uscire dal locale.

“La mancanza di chiarezza – sottolinea in una nota il presidente della Fipe provinciale Gaetano Callà – emerge anche dai termini utilizzati per definire le responsabilità del gestore, definito impropriamente ‘conduttore’, come si usa per parlare dei rapporti di locazione. La stessa mancanza di chiarezza emerge dalla definizione delle responsabilità, e nello specifico dal capitolo sanzioni, sulla sui applicazione pratica rimane il vuoto. Cosa accadrà, per esempio, tra il momento dell’intimidazione al cliente di spegnere la sigaretta e l’arrivo dei vigili non è dato sapere”.
“La federazione tiene a sottolineare – spiega nella nota il presidente regionale della Fipe Stefano Venturini – ribadendo di non giudicare negativamente i principi che hanno ispirato la legge, che proprio la mancanza di chiarezza ha indotto la maggioranza dei gestori a prepararsi ad applicare semplicemente il divieto assoluto al fumo nei loro locali, rinunciando ad addentrarsi nelle contorte modalità dell’adeguamento: è su questa carenza di informazioni che si appunta il ricorso oggi presentato al tar”.