Indietro
menu
Rimini

Ricevuto pubblichiamo: il comitato di Rimini Sud sull'approvazione dell'Iper

In foto: Vogliamo sottolineare la nostra delusione per la disattenzione dimostrata in questa vicenda nei confronti delle osservazioni nate dalla partecipazione dei cittadini. Partecipazione che, in alcuni interventi, è stata anche calunniata, denigrata e strumentalizzata a livello politico, tradendone le reali intenzioni.
Vogliamo sottolineare la nostra delusione per la disattenzione dimostrata in questa vicenda nei confronti delle osservazioni nate dalla partecipazione dei cittadini.
Partecipazione che, in alcuni interventi, è stata anche calunniata, denigrata e strumentalizzata a livello politico, tradendone le reali intenzioni.
di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 9 ago 2002 16:49 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

E’ evidente che gli addetti ai lavori non tollerano invasioni di campo, ma d’altronde, quando da quella parte trovi le porte chiuse, quali altri strumenti possono avere i cittadini per proporre degli emendamenti a progetti che ledono i loro diritti?
Perché noi, a quelle porte, prima abbiamo bussato e ci siamo solo sentiti rispondere che non c’era più nulla da fare.
Certamente lo spettacolo di ieri sera è stato avvilente, specie considerando che questo grande progetto, così importante per la città e così ricco di interesse pubblico, a quanto vogliono farci credere, non aveva nessuno ad applaudirlo, se non due procacciatori d’affari.
Inoltre, delle 20 osservazioni presentate, solo due sono state accolte: una della provincia che era un atto amministrativo dovuto e l’altra della società che andrà a realizzare l’Ipermercato.
Il nostro avvilimento sta nella qualità del dibattito del consiglio comunale, ricco tra l’altro di tali inesattezze e superficialità, che ci chiediamo se dovute a mancanza di conoscenza reale sui dati tecnici o se a cosciente travisamento della realtà.
Le funzioni di questo organo sono il confronto e la discussione, le uniche che devono dimostrare la validità dell’approvazione di una delibera, ma queste non ci sono state, come non c’è stata la replica dell’assessore all’urbanistica che doveva, conti alla mano, convincerci. Noi eravamo lì per ascoltare e non abbiamo visto che un’istituzione affrettata e infastidita, svuotata delle sue funzioni, perché già assolte in altre sedi. Abbiamo assistito alla delega e alla remissione.
Non sappiamo a questo punto se avrà un senso prestare tempo e fatica alla visione di questo genere di atti, ma per quelli che ci toccheranno così da vicino continueremo a farlo e ci piacerebbe incontrare altre persone che con noi credono che partecipare sia un dovere di ogni cittadino e non solo un suo diritto.
Per questo cercheremo di andare alla costituzione, in autunno, di un’ associazione cittadina, per uscire da quella zona che ci ha connotati geograficamente e continuare a lavorare sulle tematiche di legalità e ambiente, mantenendo se possibile queste caratteristiche di trasversalità. Forse è solo un modo per sbaragliare le carte, ma in mezzo a tanto monolitismo un po’ di confusione non guasta e non è poi così male rendere più difficile la vita al biscazziere.