Nuovo arredo dell'Arco visibile tra il 19 e il 23. Entro 5 anni gli scavi
La decisone è stata presa in un incontro tra l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Rimini Tiziano Arlotti e il funzionario di zona della Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Emilia Romagna Maria Grazia Maioli. Si tratta di aree di grande interesse archeologico (come hanno evidenziato gli scavi fatti negli anni ’80 sul lato monte e i piccoli sondaggi delle ultime settimane sul lato mare), ma che, al momento, per mancanza di fondi, non è possibile analizzare e valorizzare in modo approfondito. Il comune si è impegnato a reperire i fondi e ad avviare scavi archeologici entro i prossimi 5 anni nella parte a mare dell’arco. Non verranno neppure “ricostruiti” i resti della Domus a monte, nell’attesa che la messa in luce dei reperti a mare permettano una riproposizione complessiva delle due distinte realtà archeologiche.