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Aumentano gli immigrati dell'Est. I servizi mirati della Caritas

In foto: Crescono a Rimini gli immigrati che parlano russo, ucraino, moldavo e rumeno. La Caritas diocesana riminese, che ha un osservatorio privilegiato per le situazioni di bisogno sul territorio, ha presentato questa mattina i dati del primo quadrimestre dell’anno e i nuovi servizi proposti, per venire in aiuto alle persone immigrate.
<img src=images/caritas.jpg border=0 align=left width=80>Crescono a Rimini gli immigrati che parlano russo, ucraino, moldavo e rumeno. La Caritas diocesana riminese, che ha un osservatorio privilegiato per le situazioni di bisogno sul territorio, ha presentato questa mattina i dati del primo quadrimestre dell’anno e i nuovi servizi proposti, per venire in aiuto alle persone immigrate.
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gio 2 mag 2002 13:20 ~ ultimo agg. 00:00
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Negli ultimi mesi agli sportelli del centro servizi immigrati si sono presentati soprattutto stranieri dell’Est, arrivati grazie alle maggiori facilitazioni di espatrio dai loro paesi di origine e sperando di trovare lavoro per la stagione estiva. Il centro, dato in convenzione dal comune di Rimini alla Caritas dal 1994, mira all’inserimento degli immigrati sul territorio e offre loro anche assistenza e tutela legale.
Nel 2001 sono stati ascoltati e aiutati 1.335 immigrati. Da ottobre presta la sua opera gratuitamente un avvocato, che si è occupato di 32 richieste (28 già concluse positivamente), legate soprattutto al diniego del rinnovo di soggiorno da parte della Questura. Inoltre, per migliorare il servizio, il centro d’ascolto è stato potenziato con operatori madrelingua; già attivi gli sportelli per albanesi, latino americani e africani di lingua inglese, sono in partenza quelli per rumeni, ucraini e moldavi. Don Renzo Gradara, direttore della Caritas di Rimini.

Domenica, in occasione della Pasqua Ortodossa, la Caritas propone a partire dalle 15 un momento di preghiera e di festa per le persone provenienti dall’Est. E’ solo l’ultimo degli appuntamenti pastorali per immigrati cristiani, proposti dalla Caritas. La Pasqua è già stata festeggiata, nei locali di via Madonna della Scala, dai peruviani, dalla comunità Ibo nigeriana, dagli ecuadoregni e dai filippini.