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Cronaca Riccione

Rapina in banca, indizi contro i due fermati

In foto: Oltre una cinquantina di banconote civetta e il maxiscooter usato per la fuga, intestato ad uno dei due sospettati. Sono gli indizi che hanno permesso ai carabinieri del Nucleo operativo di Riccione di porre in fermo di polizia giudiziaria, con l'accusa di rapina in concorso con ignoti, Salvatore Gianpiccolo, 55 anni, catanese da tempo trapiantato a Riccione, e Marco Sasso, 39 anni, di Roma, residente a Milano ma di fatto domiciliato a Misano Adriatico.
Oltre una cinquantina di banconote civetta e il maxiscooter usato per la fuga, intestato ad uno dei due sospettati. Sono gli indizi che hanno 
permesso ai carabinieri del Nucleo operativo di Riccione di 
porre in fermo di polizia giudiziaria, con l'accusa di rapina in 
concorso con ignoti, Salvatore Gianpiccolo, 55 anni, catanese da 
tempo trapiantato a Riccione, e Marco Sasso, 39 anni, di Roma, 
residente a Milano ma di fatto domiciliato a Misano Adriatico.
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mar 23 apr 2002 16:11 ~ ultimo agg. 00:00
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Secondo gli investigatori dell’ Arma i due, fermati ieri sera
a poche ore dal colpo, avrebbero svolto la funzione di basisti
nell’ individuazione dell’ obiettivo assaltato in mattinata da
due banditi a volto scoperto e armati di taglierino: la filiale
riccionese della Cassa di Risparmio di Cesena, con un bottino di
poco inferiore ai 21mila euro. Ad uno dei due – non è stato
ancora specificato chi – risulterebbe intestato il maxiscooter
Piaggio su cui i malviventi sono stati visti fuggire dopo il
colpo. Salvatore Gianpiccolo non è nuovo alle cronache
giudiziarie romagnole: nel 1994 venne arrestato nella prima
grande operazione contro il traffico di stupefacenti,
ribattezzata ”Romagna pulita”, per cui venne condannato a 4
anni di carcere.