Francesco Baccini al Petrella di Longiano
In certi momenti la vita scarta di lato, le sicurezze deragliano, e tutto prende nuova forma orientando la bussola verso direzioni impreviste e imprevedibili. E’ quanto accaduto a Francesco Baccini durante le registrazioni di questo nuovo album. Una lettera con dentro la foto di un bimbo che ti assomiglia come una goccia d’acqua, un pugno di ricordi confusi dal tempo, e non sei più quel che eri.
Il mondo è cambiato, tu sei cambiato, catapultato tra pokemon e “perché?” di cui non sospettavi nemmeno l’esistenza. La pianti di giocare con la popolarità e fai appello a tutte le tue energie per ricominciare. In queste circostanze un titolo come “Forza Francesco” più che beneaugurante sembra quasi obbligato. E così pure la voglia di suggestioni vere, di un disco cantautoriale nel pieno rispetto del termine.
“Se nella musica che ci gira intorno oggi vengono prima i suoni e poi le parole, io in questo album ho provato ad invertire l’ordine” spiega Baccini. “De Andrè mi ha fatto capire il valore del testo cantato e la scelta di Marangolo, uno fra i pochi arrangiatori italiani che non usano il computer, razza rarissima praticamente in estinzione, nasce anche dal desiderio di operare un riequilibrio”.
Dal reggae, un po’ sfacciato di “Ti piacerebbe” al blues denso e sinuoso di “Ti amo con l’eco”, dall’istintiva semplicità dell’iniziale “Chissà chi sarò” all’elaborato ordito orchestrale di “Vado a vivere in Norvegia”, questo ottavo album individua un percorso narrativo che prescinde da un filo logico coerente per focalizzare stati d’animo variegati.
Il tutto senza tradire la ritrovata leggerezza e quella felice vena ironica che rappresenta da dodici anni un marchio distintivo di Baccini, pur tra le nevrosi, i tic e le manie della varia umanità che brulica nei suoi dischi.
Hanno partecipato al disco:
Agostino Marangolo: batteria
Pippo Matino: basso
Teo Ciavarella: piano
Flavio piscopo: percussioni
Luca Volontè: sassofoni
Mirco Marchelli: tromba
Nino Manolo Tragao: zarb
Antonio Marangolo e Salvo Correrei: sax e chitarra
Orchestra Classica di Alessandria: archi
Voce: Francesco Baccini