Festa della Polizia, la protesta dei sindacati

Le organizzazioni intendono in questo modo esprimere il proprio dissenso, in maniera democratica, verso le attuali politiche sulla sicurezza, “Poco attente – informa una nota- alle reali esigenze del lavoratore di polizia”.
La protesta, cui non potrà aderire chi sarà comandato di
servizio, potrebbe vedere anche la rinuncia al ritiro di
eventuali lodi od encomi. Alla base della protesta la
rivendicazione ‘storica’ del potenziamento della questura con
almeno 50 unità, della promessa mai mantenuta dell’ apertura
del Commissariato a Riccione, l’ ammodernamento di mezzi e
tecnologie, il mancato pagamento delle indennità accessorie e
degli straordinari che solo per la Squadra mobile, dal 97 ad
oggi, ammontano – riferiscono i sindacati – a 8.000 ore.
”Fortunatamente le 15.000 ore datate ’96 – spiega Gennaro
Pili, segrtario provinciale del Siulp – poche settimane fa sono
state corrisposte dopo il pronunciamento con l’ amministrazione
da parte del Tar di Bologna”. ”Ma alle responsabilita’
centrali – si legge ancora nel comunicato del Siulp – fa da pesante
corollario una carente gestione della polizia in provincia di
Rimini che appare più finalizzata alla cura dell’ immagine che
non alla sostanza delle cose”.
I sindacati parlano anche della mancanza di motivazioni e
riconoscimenti dell’attività del personale che si ravvisano,
sostengono, anche nella dimenticanza di
inoltrare alle commissioni competenti, da parte della dirigenza
locale, di segnalazioni sull’ attività di servizio meritevoli
di lodi o menzioni.