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Calcio. Biancorossi a Teramo tra rimpianti e veleni. A San Marino il Gubbio

In foto: Fino a un mese fa Teramo-Rimini era attesa come la sfida che avrebbe deciso il campionato. E invece non sarà così perché l’inarrestabile Teramo vincendo a Imola domenica scorsa ha già conquistato la C1, con 7 punti di vantaggio sul Rimini a due giornate dalla fine:
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<img src=images/sport/rimini2001.jpg border=0 align=left width=130>Fino a un mese fa Teramo-Rimini era attesa come la sfida che avrebbe deciso il campionato. E invece non sarà così perché l’inarrestabile Teramo vincendo a Imola domenica scorsa ha già conquistato la C1, con 7 punti di vantaggio sul Rimini a due giornate dalla fine:<br><a href=//www.riminicalcio.com target=_blank>www.riminicalcio.com</a>
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sab 27 apr 2002 11:29 ~ ultimo agg. 00:00
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ci sarebbe allora da chiedersi che tensione ci sarebbe stata se la sfida fosse stata davvero decisiva: dal capoluogo abruzzese in questi giorni sembrava che fosse più importante lanciare accuse e frecciate al Rimini che festeggiare la promozione.
Alle ruggini storicamente esistenti tra le due società, accese ancora di più dal carattere sanguigno dei patron teramani Malvolta senior e junior, si è aggiunta l’acrimonia contro Claudio Foscarini di alcuni giocatori, in primis l’albanese Myrtaj, che non hanno perdonato il tecnico del Rimini di averli a loro avviso sottovalutati ai tempi dell’Alzano.
A Rimini le esternazioni provenienti dall’Abruzzo questa volta però non sono andate giù, e il patron Bellavista ha ritenuto di dover replicare con una lettera inviata sia alla società teramana che alla Lega. La speranza è che la battaglia non si trasferisca dai fax e dalle pagine dei giornali al campo, altrimenti quella che dovrebbe essere una meritata passerella per i vincitori del campionato e un’occasione per il Rimini di dimostrare di valere comunque l’avversario potrebbe degenerare in una bagarre che non serve a nessuno.
A tenersi fuori delle polemiche, nonostante avesse probabilmente più di un sassolino da togliersi dopo l’esonero dell’anno scorso subito proprio a Rimini, è stato invece l’allenatore del Teramo Luciano Zecchini. A Zecchini va riconosciuto il merito di avere trasformato una squadra indicata come una tra le tante favorite della vigilia in un autentico schiacciasassi.
I numeri parlano da soli: 69 punti in 32 giornate, il record in tutti i gironi della C, con 20 vittorie, 9 pareggi e 3 sole sconfitte. Il miglior attacco della C2 con 56 reti all’attivo, e una difesa che con 27 reti subite è tra le migliori del girone. La marcia degli uomini di Zecchini è stata costante e inarrestabile soprattutto nel girone di ritorno, con 35 punti in 15 partite. In casa, poi, non ce n’è quasi per nessuno: 14 vittorie e 2 pareggi.
All’andata al Romeo Neri, davanti alle telecamere di RaiSportSat, finì 1 a 1.
La porta teramana è difesa da Servili. In difesa ci sono Arno (27 anni, per lui esperienze in B con Cremonese e Ancona), Zazzetta, Castelli (27 anni anche per lui e un campionato in B con la Lucchese) e Albano. Non ci sarà Bagaglini, squalificato. A centrocampo ci sono Facci, Faieta, Biso e il laterale De Angelis (anche lui ex di Foscarini all’Alzano).
In attacco c’è l’arma micidiale del Teramo, l’albanese Florian Myrtaj, 26 anni e 25 reti in questa stagione, tra cui i 2 rigori che hanno permesso alla sua squadra di ottenere domenica a Imola la vittoria della promozione. Myrtaj, che lo scorso anno sembrava sul punto di passare in serie A al Perugia ed è nel mirino del Bologna, ha così superato di una rete Davide Di Nicola, togliendo per ora al Rimini anche la soddisfazione di avere almeno il bomber del torneo. A fianco di Myrtaj in attacco c’è Margheriti, che ha così centrato la seconda promozione di fila dopo quella dell’anno scorso con il Lanciano.
In casa biancorossa si era parlato di una trasferta ‘al risparmio’, con qualche elemento importante a riposo per evitare rischi in vista dei play off. Mister Foscarini, almeno nelle convocazioni, non ha però mostrato intenzioni di questo tipo, chiamando gli stessi di domenica scorsa con la sola eccezione del rientrante D’Angelo al posto di Donadoni. L’intervista della vigilia al tecnico biancorosso.

Il San Marino ospita il Gubbio per una sfida tra deluse: sia i biancazzurri che gli umbri dell’ex tecnico biancorosso Alessandrini domenica hanno lasciato per strada le ultime speranze dei play off, e solo la matematica lascia aperto uno spiraglio, legato però a un improbabile crollo della lanciatissima Sambenedettese. Nel San Marino non ci sarà Madocci, squalificato.