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Acqua e gas: Nasce la grande holding da Bologna a Rimini

In foto: E' stata firmata oggi a Imola la seconda "lettera di intenti" per costituire una unica grande holding nel settore dei servizi energetici, idrici e ambientali da Bologna a Rimini.
E' stata firmata oggi a Imola la seconda
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ven 12 apr 2002 20:02 ~ ultimo agg. 00:00
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La lettera fa seguito a quella firmata il 22 novembre a Rimini e conclude il percorso per arrivare a una sola grande realtà da quotare in Borsa, nel settore dei servizi pubblici, con oltre un milione e mezzo di utenti e più di 2mila miliardi
di lire di fatturato, 400 miliardi di redditività e un valore del 20% superiore a quello che deriva dalla somma dei singoli valori di ciascuna azienda.
La holding che nascerà sarà a maggioranza pubblica, mentre la quota rimanente verrà venduta
ai privati con la quotazione in Borsa.
L’obiettivo è quello di quotare la holding entro il 31 dicembre 2002. Le aziende locali rimarranno come gestori dei servizi, passando da 11 a 5, di cui
una sarà Seabo e le altre quattro dell’area romagnola.
All’incontro hanno partecipato i sindaci di Rimini, Riccione, Cesenatico, Gambettola, Cesena, Forlì, Ravenna, Imola, Lugo, Faenza, Casalecchio, e l’ assessore agli assetti societari e
privatizzazioni del Comune di Bologna Gianluca Galletti.
“Il territorio è vasto – ha commentato il sindaco di Ravenna, Vidmer Mercatali, che ha coordinato il lavoro del
‘perimetro romagnolo’, cioé delle aziende di servizi pubblici della Romagna – e colloca la futura holding al primo o al secondo posto in Italia come dimensione e sicuramente al primo per la complessità e l’articolazione dei servizi: non solo
acqua e gas, ma anche energia elettrica e rifiuti”.
Sul versante occupazionale, Mercatali ha sottolineato come “non siano previsti grandi tagli, perché l’obiettivo del piano industriale è di ampliare l’attività dei servizi”. Da parte sua, l’assessore Galletti ha sottolineato come la lettera sia importante “perché da un lato c’è la piena
condivisione del piano industriale, dall’altro è fissato il valore di concambio delle aziende, per cui Seabo ha una forbice che va da un minimo di 50,01 ad un massimo di 52,2% dell’intera holding, il restante all’area romagnola.
Ora restano i passaggi tecnici, per arrivare alla firma dei contratti definitivi tra il 10 e il 20 maggio”.