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Cronaca Valconca

Rinviato a giudizio medico di base per omicidio colposo

In foto: Un medico di base di 42 anni, operante nella Valconca, è stato rinviato a giudizio dal giudice riminese Giovanni Trerè per non aver riconosciuto un infarto in arrivo. Nel processo, fissato per il 7 maggio, il medico dovrà difendersi dall’accusa di omicidio colposo di una sua paziente, una donna di 73 anni, morta nel febbraio del 2000 dopo due anni di coma.
Un medico di base di 42 anni, operante nella Valconca, è stato rinviato a giudizio dal giudice riminese Giovanni Trerè per non aver riconosciuto un infarto in arrivo. Nel processo, fissato per il 7 maggio, il medico dovrà difendersi dall’accusa di omicidio colposo di una sua paziente, una donna di 73 anni, morta nel febbraio del 2000 dopo due anni di coma.
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ven 5 ott 2001 20:17 ~ ultimo agg. 00:00
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La vicenda risale al febbraio del ’98. Secondo l’accusa il medico di base, dopo aver visitato a domicilio la paziente, aveva fatto una diagnosi di angina e aveva richiesto l’intervento dell’ambulanza specificando, su richiesta, che non era necessario che fosse medicalizzata. Poi si sarebbe allontanato, non essendo presente quando la donna aveva avuto una crisi cardiaca che gli infermieri arrivati con l’ambulanza non potevano affrontare.
“Era uscito perché aveva altri ammalati da visitare, altri appuntamenti” ha detto il legale del dottore, Carlo Alberto Zaina. I familiari, il marito e due figli, difesi dall’avvocato Antonio Zavoli, avevano subito presentato denuncia e il medico era inizialmente indagato per lesioni personali gravissime. La difesa del dottore ha ricordato che l’Ausl di Riccione, già il 2 aprile ’98, non aveva avanzato rilievi ritenendo corretto il comportamento del medico.