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Rubicone Sanità

L'AUSL di Cesena informa: il nuovo Hospice di Savignano

In foto: L'Hospice inaugurato sabato nel Presidio Sanitario di Savignano sul Rubicone si inserisce e si integra all'interno del processo di qualificazione della rete delle cure palliative già avviato nell'Azienda Sanitaria di Cesena, e fungerà da cerniera tra l'Ospedale ed il territorio:
L'Hospice inaugurato sabato nel Presidio Sanitario di Savignano sul Rubicone si inserisce e si integra all'interno del processo di qualificazione della rete delle cure palliative già avviato nell'Azienda Sanitaria di Cesena, e fungerà da cerniera tra l'Ospedale ed il territorio:
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lun 15 ott 2001 10:32 ~ ultimo agg. 00:00
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l’assistenza oncologica nel territorio cesenate, attualmente, è assicurata a livello ospedaliero, distrettuale e domiciliare.

In particolare l’assistenza domiciliare che ha interessato nel 2000 circa 315 pazienti, con una durata media dell’assistenza di 778 giorni, con 12.108 accessi di cui 5.140 da parte medica e 6.968 infermieristica, è ormai una esperienza consolidata già da diversi anni nel territorio Cesenate e si inserisce nel processo di deospedalizzazione che l’Azienda Sanitaria di Cesena si è posta come obiettivo.

Nel P.S.N però non si parla più e solo di assistenza domiciliare ma di “cure domiciliari”, che possono essere erogate a domicilio o presso strutture residenziali territoriali: tra queste un ruolo importante riveste appunto l’Hospice che si inaugura a Savignano.

L’Hospice, accoglierà pazienti affetti da gravi malattie neoplastiche in fase critica che necessitano di assistenza palliativa e di supporto non più gestibili a livello domiciliare, ma anche pazienti affetti da malattie progressive in fase avanzata a rapida evoluzione, per i quali ogni terapia finalizzata alla guarigione o alla stabilizzazione non è possibile o appropriata; sarà riferimento per l’intero territorio dell’Azienda Sanitaria di Cesena.

E’ il primo Hospice pubblico che sarà attivo (non inaugurato), entro una settimana, in Emilia-Romagna. Comfort elevato, umanizzazione dell’assistenza, porte aperte alle famiglie: saranno questi gli obiettivi qualificanti di questa struttura di ricovero che offrirà ospitalità soprattutto ai malati oncologici, ma non solo.

La struttura è stata infatti progettata secondo le nuove concezioni di edilizia ospedaliera: camere singole con bagno, televisore e frigo in camera, aria condizionata e temperatura regolabili, poltrona letto per il familiare che vuole trattenersi la notte, possibilità di ricevere liberamente visitatori. Le tecnologie per rendere meno disagevole il soggiorno del disabile sono inserite in un arredo estremamente convenzionale: letti con reti a tre snodi e comando elettrico per variare la posizione come si desidera, poltrone che sono carrozzine, barella per spostamenti ad altezza variabile per scivolare direttamente dal letto ed entrare senza spostamenti in una vasca da bagno ad ultrasuoni; il bianco è stato bandito per lasciar posto a colori pastello rilassanti. Una cucina attrezzata è a disposizione dei familiari che desiderano prepararsi un pasto, una grande terrazza con piante è un punto di relax.

La struttura di degenza è costituita da 12 stanze per i ricoverati, 12 posti letto di degenza, day Hospital con 8 posti letto,guardiola caposala, sala infermieri con laboratorio per la preparazione dei farmaci, bagno attrezzato, cucinetta di reparto. Il corridoio dei servizi dà accesso alla cucina dei familiari, al terrazzo, allo studio del medico di reparto, allo studio dello psicologo, all’ ambulatorio di terapia antalgica, alla sala riunioni (già utilizzata per il corso di formazione del personale), alla stanza per i volontari (sarà avviato da novembre un corso specifico per volontari).

Il personale, già arruolato da un mese per potere seguire il corso di formazione, è in turno da alcuni giorni per la verifica di tutte le attrezzature e per le simulazioni di ricovero: 1 medico oncologo, 7 infermieri, 8 OTA.

Alla realizzazione dell’ Hospice hanno contribuito anche tante Associazioni di volontariato che da oltre un anno hanno realizzato manifestazioni pubbliche per raccogliere fondi, per diffondere la cultura della palliazione e per creare una rete di solidarietà attorno all’ Hospice. Il lavoro di tanti volontari è stato ripagato dalla generosità di tanti cittadini, aziende, banche, enti, associazioni, che sono ricordati in una targa esposta nell’ atrio dell’ Hospice.

La inaugurazione dell’ Hospice coincide con la prima esposizione pubblica di un grande quadro, “Volo di gabbiani” realizzato da Adriano Maraldi appositamente per l’ Hospice e donato dall’ Autore per abbellire l’ Ospedale.

I costi sostenuti per l’Hospice, che si inserisce all’interno del progetto di ristrutturazione complessiva del Presidio Sanitario di Savignano, ammontano a L. 1.400.000.000 per opere murarie e di impiantistica, L. 451.291.567 per costi di attrezzature e arredi vari. Ci presenta il nuovo Hospice il dottor Andrea Rossi dell’Azienda USL di Cesena.