Droga: spacciatore si costituisce dopo 18 mesi
dove aveva lavorato come cuoco. La presentazione di Baldicchi è coincisa con l’udienza del processo con rito abbreviato davanti al giudice Lorena Mussoni in cui venivano giudicati gli altri componenti del gruppo, arrestati dai carabinieri di Rimini il 3 marzo dell’anno scorso e agli arresti domiciliari dal 5 ottobre. Il giudice ha concesso la libertà con il solo obbligo di presentazione a Sandro Lazzari, 34 anni, di Città di Castello, Michele Miccioni, 31 anni, di Greve in Chianti, Franco Simoncini, 34 anni, originario di Città di Castello residente a San Giustino, Maurizio Mattarese, 34 anni, di Napoli ma residente a Ostia Lido, e Romano Degano, 29 anni, di Pozzuoli.
Un maresciallo dei carabinieri di Rimini era riuscito ad infiltrarsi nel gruppo e, attraverso un collaboratore, era riuscito a trattare l’acquisto di un campione di cocaina di 250 grammi e successivamente l’acquisto di una partita da un chilo. La sera della consegna del chilo di cocaina erano scattati gli arresti.
Il perugino, che secondo i carabinieri avrebbe avuto il monopolio dello spaccio di cocaina, ecstasy e hascisc nella zona di Perugia, Città di Castello e San Sepolcro, avrebbe ammesso le proprie responsabilità nei due episodi di spaccio, e avrebbe assicurato di aver però cambiato vita dopo aver avuto un figlio. L’udienza, dopo l’interrogatorio, è stata sospesa e aggiornata al 5 marzo prossimo. Come richiesto dal suo legale, Baldicchi ha ottenuto gli arresti domiciliari.